Formazione di tappeto erboso in ambiente alpino

Nel contesto del progetto di ristrutturazione conservativa di una baita tipica in alta Val d’Ossola, abbiamo realizzato un tappeto erboso perfettamente integrato nel paesaggio alpino.

L’intervento ha previsto la preparazione della zona di intervento con riporto di terreno vegetale, la gestione delle quote e dei livelli per un corretto deflusso delle acque meteoriche, la fornitura e messa a dimora di zolle di tapeto erboso precoltivato e la creazione di una superficie drenante in ghiaia per l’area di stallo dei veicoli.

L’obiettivo: restituire un manto verde pronto effetto, durevole e in sintonia con l’ecosistema montano, in un contesto con logistica complessa, stagionalità ridotta e senza un impianto di irrigazione permanente.

Sfide e scelte progettuali

Operare ad alta quota e in condizioni ambientali difficili richiede attenzione, pianificazione del cantiere e attrezzature specifiche. Le principali sfide e relative progettuali adottate sono state:

  • Logistica di cantiere: l’accesso alla baita e al terreno era limitato ed ha richiesto l’impiego di veicoli di dimensioni ridotte, adatti alla montagna, per consentire movimentazioni efficienti e minimizzare l’impatto.
  • Altitudine: l’ambiente alpino comporta escursioni termiche, stagionionalità breve e condizioni operative particolari. Abbiamo programmato le lavorazioni in finestre temporali ottimali e selezionato materiali adatti al contesto.
  • Mezzi e spazi di manovra: gli spazi ristretti hanno richiesto l’uso di scavatori compatti e strumenti specifici.
  • Stagionalità breve: per garantire l’attecchimento del tappeto erboso entro la finestra stagionale disponibile, abbiamo utilizzato zolle precoltivate e predisposto un sistema temporaneo di irrigazione.
  • Mancanza di impianto di irrigazione permanente: per superare questa limitazione abbiamo installato un impianto di irrigazione “pro tempore”, collegato all’impianto idrico esistente, per garantire il corretto avvio delle zolle.

In aggiunta, una scelta di valore ecologico: l’impiego di zolle precoltivate ha garantito una soluzione a rapido attecchimento, indispensabile in un contesto caratterizzato da una stagione vegetativa molto breve. Il manto erboso è stato impostato come substrato funzionale per il successivo arricchimento con specie erbacee autoctone, che nel tempo integreranno il prato nell’ecosistema montano esistente, favorendo la biodiversità e assicurando un’evoluzione naturale e coerente con il contesto alpino.

La fase di realizzazione
Sfide
Scelte progettuali