Prendersi cura o mantenere il verde?

Sebbene dal punto di vista semantico questi due termini potrebbero passare quasi per sinonimi, ad una più attenta analisi il significato etico li rende invece profondamente distinti.

La manutenzione può essere definita come una pratica abitudinaria messa in opera da professionisti ed hobbisti in tutto il mondo ed in ogni ambito, che prevede, come si evince dalla parola stessa, una abilità manuale unita ad una esperienza pregressa al fine di evitare un deterioramento precoce ed a garantire un buon funzionamento di un sistema, macchinario o nel nostro caso di un ambiente vegetale, senza però che entrino in gioco qualità morali ed etiche.

Invece nel termine  prendersi cura sono sottintese anche le doti umane e spirituali che contribuiscono ad elevare una pratica prettamente manuale in un’ espressione tipica della natura umana, costituita da visione, sensibilità, passione, competenza, empatia, consapevolezza e rispetto per ciò che si sta facendo, proiettando queste pratiche, e assieme ad esse anche  le qualità impiegate per metterle in atto, nel futuro, consegnando al Giardiniere sensibile che verrà un “luogo”, materiale od immateriale che sia, nelle migliori condizioni, curato per l’appunto.

Quindi quando sentiamo parlare un professionista o un committente di manutenzione del verde possiamo già immaginare il genere del servizio che viene offerto o richiesto.

Non che ci sia nulla di sbagliato nel gestire con una certa periodicità e concretezza certe commesse pubbliche o private quando queste non permettano di agire diversamente o per il contesto o per esigenze differenti, ma generalizzare e riferirsi al giardinaggio sempre e solo come manutenzione del verde, non solo mi pare riduttivo, ma anche svilente se riferito alla poesia insita nel prendersi cura di un luogo, fisico o dell’animo umano (pratiche che spesso, magicamente, coincidono).

L’appassionato Giardiniere si approccia con animo gentile, osserva il mutare del contesto in cui opera, sa cogliere la magia nello scorgere spuntare i primi crochi dopo la neve, nel trovare un riccio appallottolato sotto un mucchio di foglie nella compostiera o sa godere dello scintillio della brina nei glaciali giorni della merla.

 

Quindi, amici Giardinieri, iniziamo a pensare a noi come coloro che si prendono cura dei giardini, degli orti e delle aiuole e lasciamo che la manutenzione venga effettuata sulle nostre automobili o caldaie.