Va da sé quindi che chi si prende cura del paesaggio, grande o piccolo esso sia, per qualsivoglia motivo: estetico, ricreativo, passionale, professionale o alimentare, secondo noi è un Giardiniere.
Se a questo aggiungiamo doti di contemplazione, un animo in sintonia con l’ambiente che lo/a circonda, solide radici che esplorano ed affondano in una memoria costituita da sapori, profumi ed esperienze agresti e/o bucoliche ecco che otteniamo la sensibilità ed il rispetto per tutto ciò che è naturale.
Riassumendo quindi il nostro Giardiniere sensibile è colui/lei che si approccia allo scenario naturale con rispetto, come un pari anziché come usufruttuario oligarca, consapevole di far parte di un ambiente fragile ed al contempo perfetto, che richiede parsimonia, molta pazienza attenzione, tantissime cura e cultura.